Lavorare con la terra, rispettarla, parlarle e trovare il coraggio di sperimentare partendo da certezze consolidate. Anche questa è una sfida. Così ho riflettuto e ho pensato che l’evoluzione del Nero d’Avola poteva anche essere l’appassimento come si faceva una volta per conservare l’uva d’inverno. È nato il Passo Nero, un passito non troppo dolce che mantiene la sua acidità originaria.