La Sicilia è un luogo da mille volti, ma esiste anche una Sicilia che consideriamo nostra. Si compone di strade, colori e odori dispersi nell’aria.
Territorio
La Sicilia è un luogo da mille volti, ma esiste una Sicilia che consideriamo nostra. Si compone di strade, colori e odori dispersi nell’aria. E’ fatta di campagna e di roccia, quella dei Monti Iblei, la parte forse meno conosciuta di tutta la regione. Amiamo le cave di spettacolare bellezza che si aprono improvvisamente nell’orografia delle montagne, i canyon, le grotte; il fatto che ci siano necropoli e catacombe nascoste tra la vegetazione. Amiamo la strada che si snoda lungo l’altopiano tra i boschi di querce e alloro dei colli Corrado, Pendente, Selvaggi, e la vista che spazia fino ai profili del Bollarito e del Patro. Ci meravigliamo ogni volta della bellezza umile dei muretti a secco. Muretti come opere d’arte che danno grazia geometrica alle montagne, in contrasto con la natura transitoria della roccia calcarea di queste zone. E nello stesso modo, continuiamo a meravigliarci delle bellezze barocche, come Ragusa, Modica, Scicli, Palazzolo Acreide e la Val di Noto, che interrompono all’improvviso l’asperità dei monti con il loro splendore architettonico. Qui ci sono i lecci, gli ulivi e i carrubi. C’è la forza della natura, e della roccia che si sbriciola come “giuggiulena” degradando verso il mare. Qui si trasformano in scogli affioranti o in dune insormontabili, all’ombra delle quali una volta crescevano le vigne. Chilometri di sabbie e spiagge che ci portano direttamente in Africa, in fondo così vicina. A quella sabbia del deserto del Sahara che nelle giornate di Scirocco arriva sin qui.
Qui c’è il vento e la ruvidità di odori e aromi.
Tutti ingredienti trasmessi nei nostri vini.